La risposta di Burrafato al deputato Grimoldi “non conosce la nostra attività”

Redazione

Politica

La risposta di Burrafato al deputato Grimoldi “non conosce la nostra attività”
Il sindaco definisce “sospetta” l’interrogazione

18 Gennaio 2016 - 00:00

Il sindaco di Termini Imerese, Totò Burrafato ha appreso con sorpresa che il deputato leghista Paolo Grimoldi  ha presentato, giovedì 12 novembre, un'interrogazione al Ministero dell'Interno, riguardante Termini Imerese ed ha commentato così la notizia.

“Sono certo che Grimoldi non ha mai visitato la nostra Città ed ha una visione distorta della realtà. Pertanto ritengo che l’elaborazione dell'interrogazione possa essere frutto soltanto di una “commissione”. Un deputato della RepubblicaItaliana non può pensare di anticipare con un atto parlamentare, forte dell'immunità, il pronunciamento della magistratura, unico organo istituzionale che ha il diritto/primato di stabilire la verità.

Nasce il sospetto che chi crea e diffonde questi atti sia guidato da altri interessi.

Mi permetto di suggerire “date a Cesare quel che è di Cesare”.

Colpisce sopratutto l'attacco violentissimo a un consigliere comunale eletto che, ancor prima di sedersi sui banchi consiliari  ha ritenuto – in libertà e pagando un prezzo altissimo – di farsi da parte in attesa che le forze dell'ordine e la magistratura completino le proprie attività di indagine. 

A conclusione dell'interrogazione, inoltre, il deputato Grimoldi fa riferimento ad un possibile “scioglimento del consiglio comunale”. Affermazioni gravi che mi portano a formulare più domande:

1) in quali atti del consiglio comunale di Termini Imerese sono identificabili infiltrazioni mafiose o atti contrari alla Costituzione, violazioni di legge o gravi motivi di ordine pubblico?

2)a che titolo il deputato Grimoldi può giudicare gli atti che il Consiglio comunale “sta assumendo”? È il caso di dire che i processi alle intenzioni non servono a nessuno soprattutto quando si è all’oscuro dell’attività amministrativa e consiliare del Comune di Termini Imerese.

Scrivere un'interrogazione sulla base di chiacchiericcio o calunnie strumentalmente elaborate e trasmesse a distanza non è sicuramente un'azione seria compiuta nell'interesse dei cittadini. Sono tuttavia sicuro che il Ministro dell'Interno risponderà in maniera adeguata a tale interrogazione che non ha alcun fondamento di verità.

Sulla vicenda interviene anche il Partito Rinnovamento per l’Italia “Al Leghista, al Deputato Grimaldi ricordiamo – afferma Francesco Maurizio Mulino, segretario nazionale del partito – che la la Sicilia is not Padania ma Italia, e in Italia queste cose al solo scopo di farsi pubblicità, non si fanno. La richiesta del deputato leghista è legata alla inchiesta giudiziaria nata dal nostro esposto sul presunto voto di scambio subito dopo le ultime elezioni comunali.”

“Non avrei mai pensato di doverlo dire – aggiunge Paola Graziella Vallelunga Presidente del Partito Rinnovamento per l'Italia che si colloca nello scenario politico quale Centrodestra per l'Italia, alternativo a quello Leghista – ma questa volta il Sindaco di Termini ha ben detto quando dice che “un deputato della Repubblica Italiana non può pensare di anticipare con un atto parlamentare, forte dell'immunità, il pronunciamento della magistratura, unico organo istituzionale che ha il diritto/primato di stabilire la verità”.

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