Condannato per truffa Angelo Pizzuto si difende. “Sentenza priva di fondamento”

Redazione

Cronaca

Condannato per truffa Angelo Pizzuto si difende. “Sentenza priva di fondamento”

03 Febbraio 2017 - 09:05

Il gup del Tribunale di Termini Imerese ha condannato a un anno di reclusione e a dieci mesi di interdizione dai pubblici uffici per truffa Angelo Pizzuto, attuale presidente dell’ente Parco delle Madonie. La vicenda riguarda un viaggio in Canada dal 17 al 20 settembre del 2011 di una delegazione per la sponsorizzazione di prodotti madoniti. Pizzutto, all’epoca capo di gabinetto vicario dell’assessore regionale al Territorio Gianmaria Sparma, aveva assicurato, con alcune mail inviate alla Camera di commercio italiana in Canada, che la missione sarebbe stata finanziata dall’assessorato senza però che fosse alcun impegno di spesa ufficiale da parte dell’amministrazione.

La Camera di commercio canadese anticipò le somme, circa 47 mila euro, senza mai ricevere il corrispettivo dall’assessorato. L’ente quindi avanzò la richiesta di pagamento delle fatture alla Regione siciliana e il governatore presentò un esposto in Procura contro Pizzutto, che fu rimosso dall’ente parco dall’assessore Mariella Lo Bello ma poi reintegrato su disposizione del Cga.

“Avevamo preso la giusta decisione, ma abbiamo dovuto aspettate anni – commenta il governatore Rosario Crocetta – Ora finalmente possiamo chiudere questa triste pagina. Il mandato di Pizzuto scadeva a maggio, sarà subito sospeso dopo questa sentenza del Tribunale”.

Sul caso sono intervenuti anche i sindaci di Castellana Sicula Pino Di Martino e di Caltavuturo Domenico Giannopolo: “Apprendiamo della condanna del Presidente dell’Ente Parco delle Madonie Angelo Pizzuto e lo invitiamo a dimettersi”, hanno dichiarato i due, che aggiungono: “E il minimo che in questi casi si dovrebbe fare se c’è ancora un senso etico e morale, se c’è il rispetto delle istituzioni e dei cittadini. Auguriamo a Pizzuto di dimostrare nei successivi gradi di giudizio la sua estraneità ad ogni addebito, tuttavia nelle more di tutto ciò occorre garantire autorevolezza e prestigio all’Ente Parco e alle Istituzioni comunali che lo compongono”.

Passano al contrattacco gli avvocati Roberto Tricoli e Raffaella Geraci che difendono il presidente dell’ente parco Angelo Pizzuto: “Una sentenza priva di fondamento giuridico e fattuale che verrà immediatamente impugnata e che siamo certi verrà ribaltata in appello. Una sentenza politica per un procedimento iniziato dal presidente della regione Crocetta anni addietro con una pubblica denuncia su un viaggio mai avvenuto. La vicenda era stata già affrontata e risolta da ben tre gradi di giudizio amministrativo, dove il presidente della regione con l’ultima sentenza del 11 ottobre del 2015 del Consiglio di Giustizia Amministrativa era stato anche condannato al pagamento di un risarcimento danni nei confronti di Pizzuto di ben venticinque mila euro”.

“La sentenza e’ stata totalmente sospesa e non produce effetti giuridici di nessun tipo – sostengono gli avvocati Tricoli e Geraci – e quindi Pizzuto è, e resta incensurato, non essendo prevista dalla vigente normativa nessun grado di inibizione. Faremo valere le nostre ragioni in appello per ristabilire intanto la verita’ sui fatti successi e restituire serenita’ ad una azione amministrativa fatta in favore del territorio in quasi dieci anni di attività”.

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