Da Cerda a Gibilmanna a cavallo: “Porteremo una croce in ferro ai frati francescani”

Redazione

Cronaca

Da Cerda a Gibilmanna a cavallo: “Porteremo una croce in ferro ai frati francescani”

06 Giugno 2017 - 15:01

Un singolare dono verrà offerto al Santuario di Gibilmanna nel corso di un pellegrinaggio organizzato dall’Associazione “Amici del Cavallo” di Cerda : una croce alta 3 metri in ferro battuto decorata con tantissimi ferri di cavallo. Saranno un centinaio i cavalieri che uniti per la passione per i cavalli ma anche dalla fede e dalla devozione verso la Madonna di Gibilmanna partendo sabato 10 alle ore 8 da Cerda, dopo una sosta per fare riposare e rifocilllare i cavalli in un’area attrezzata di Collesano, giungeranno alla meta intorno alle ore 18 per essere accolti dai Frati francescani e dal Padre Guardiano Salvatore Vacca a cui verrà consegnato il dono.

La croce, caratteristica per la fattura, ma anche per i suoi significati, verrà collocata nella parte finale della Via Crucis che si trova nelle immediate adiacenze del complesso religioso. I cavalieri trascorreranno la notte nella spianata di Gibilmanna in tende mentre i cavalli troveranno accoglienza in uno spazio appositamente organizzato. Nella mattinata di domenica 11 dopo la benedizione dei cavalieri pellegrini e dei cavalli verrà effettuata la Santa Messa cui prenderanno parte anche i numerosi familiari ed amici dei partecipanti alla manifestazione. Un percorso di fede e di devozione mariana quello compiuto da una associazione che unisce alla passione per il nobile quadrupede un alto senso civico e di solidarietà.

I pellegrini che insieme ai loro cavalli saranno protagonisti di questa iniziativa provengono in massima parte da Cerda, Sciara, Montemaggiore Belsito, Caccamo, Caltavuturo, Cefalù, Scillato, Lascari ma anche da Mazzarino e Castronovo di Sicilia. L’Associazione “Amici del Cavallo” che ha sede a Cerda ed il cui presidente è Massimo Galbo ha allo studio per i prossimi mesi l’organizzazione di un pellegrinaggio al Santuario della Madonna di Tindari lungo un percorso in cui agli iniziali partecipanti si uniranno altri partecipanti provenienti dai paesi dell’entroterra tra i confini delle provincie di Palermo e Messina.

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