Termini, bocciato piano triennale opere pubbliche: “Atto gravissimo”

Redazione

Cronaca - Il sindacato ha chiesto un incontro urgente al sindaco

Termini, bocciato piano triennale opere pubbliche: “Atto gravissimo”
Bloccate opere strategiche per 53 milioni di euro in totale nei tre anni

15 Giugno 2023 - 11:13

Cgil Palermo e Fillea Cgil intervengono a proposito della bocciatura del piano triennale delle opere pubbliche 2023/2025 in Consiglio comunale a Termini Imerese, atto propedeutico al bilancio, e fondamentale per lo sviluppo del territorio termitano.

Bloccate opere strategiche per 53 milioni di euro in totale nei tre anni tra le quali la riqualificazione e manutenzione straordinaria dello stadio comunale, l’adeguamento del Centro comunale di raccolta, il parcheggio del Tribunale, la realizzazione della strada di collegamento con il Porto di Termini Imerese, la riqualificazione energetica di edifici comunali, lavori di messa in sicurezza per dissesto idrogeologico, il rifacimento della strada di accesso al parco archeologico Himera, il muro Santa Lucia, la riqualificazione del complesso turistico Villaggio Himera. Nella seduta, si è anche dimesso il presidente del consiglio comunale.

“Troviamo di una gravità inaudita nel merito e nel metodo quanto accaduto ieri al Consiglio comunale – intervengono la segretaria della Cgil Palermo Laura Di Martino, responsabile della Camera del Lavoro di Termini Imerese, e il segretario generale Fillea Cgil Palermo Piero Ceraulo – Bisogna mettere da parte qualsiasi strumentalizzazione e interesse politico che non veda lo sviluppo del territorio di Termini Imerese. Abbiamo inviato oggi una richiesta di incontro urgente al sindaco, nella quale abbiamo espresso la nostra grande preoccupazione e chiediamo di avere contezza degli investimenti per dare seguito al programma triennale. Un piano delle opere pubbliche può essere discusso, modificato ma non bocciato perché questo significa bloccare lo sviluppo del territorio”.

“Il comprensorio di Termini Imerese – aggiungono Di Martino e Ceraulo – è già martoriato dalla disoccupazione, dall’inoccupazione e da una forte emigrazione. Facciamo appello al buon senso e all’interesse collettivo affinché si lavori al progresso del territorio sia in relazione allo sviluppo dell’industria manifatturiera eco sostenibile, sia dell’industria turistica. Emergono opere legate alla rigenerazione e all’efficientamento energetico degli edifici, anche il Comune stesso sarà oggetto di intervento. Tra gli altri interventi, la bretella di collegamento della Statale 113 con il porto, un’opera da 15 milioni euro,  che diventa strategica per lo sviluppo di questo territorio”.

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