Blutec, i lavoratori occupano la stazione di Fiumetorto

Redazione

Cronaca - Termini Imerese

Blutec, i lavoratori occupano la stazione di Fiumetorto
Sono un centinaio i lavoratori della Blutec che stamattina, accompagnati da Cgil, Cisl e Uil hanno occupato la stazione

23 Settembre 2019 - 13:30

Sono un centinaio i lavoratori della Blutec che stamattina, accompagnati da Cgil, Cisl e Uil, hanno occupato la stazione di Fiumetorto, nella zona industriale di Termini Imerese. “C’è una grande delusione e il nervosismo fra i lavoratori aumenta di giorno in giorno – dice all’Adnkronos il segretario della Fiom Cgil Roberto Mastrosimone – La cassa integrazione è scaduta a giugno e ancora non si muove nulla. Al governo chiediamo la convocazione di un tavolo”.

Il 31 ottobre il commissario di Blutec dovrebbe presentare il piano industriale ma, sottolinea Mastrosimone, “ad oggi non ne sappiamo ancora nulla. Lo stabilimento è praticamente fermo e dal governo non si è fatto sentire nessuno. Chiediamo il rinnovo della cassa integrazione ma anche un piano serio di rilancio dell’area industriale“. Gli operai, che non hanno bloccato la circolazione dei treni, potrebbero decidersi di spostarsi dalla stazione dinanzi la sede dello stabilimento.

Antonio Nobile segretario generale Fim Cisl Palermo Trapani e il responsabile Fim Cisl Blutec Giacomo Raneri intervengono sulla vertenza Blutec nel giorno dell’assemblea dei lavoratori. “Durante assemblea abbiamo ribadito quanto sia urgente un incontro al Mise sulla questione della cassa integrazione. La Regione deve essere protagonista della vertenza e deve mantenere l’impegno che si era assunta con un accordo siglato al Ministero, quello cioè di dare copertura per la rimanente cigs di tutto il 2019. Ad oggi invece – aggiungono Nobile e Raneri – non abbiamo nessuna risposta concreta e il 31 ottobre scadono i termini per la presentazione della domanda da parte dell’amministratore Blutec”.

Leonardo La Piana segretario generale Cisl Palermo Trapani conclude, “Governo regionale e nazionale intervengano subito per garantire la cigs, ma si vada anche oltre cercando soluzioni industriali affidabili per nuovi progetti di rilancio del sito, che possano garantire il futuro ai lavoratori tutti compresi i 300 circa dell’indotto che vivono senza nemmeno la garanzia degli ammortizzatori. Facciamo appello al Governo Conte, bisogna guardare nel complesso al futuro di tutto il territorio e delle sue tante famiglie, considerando anche il provvedimento delle Zes come opportunità. Si faccia presto, dal futuro di Termini dipende quello di tutta la provincia palermitana”.

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