Danni causati dai cinghiali, la sentenza del giudice che rivoluziona tutto

Redazione

Cronaca - La sentenza

Danni causati dai cinghiali, la sentenza del giudice che rivoluziona tutto
Importante sentenza pronunciata dal Giudice di Pace di Polizzi Generosa in materia di indennizzi

16 Marzo 2021 - 18:14

Importante sentenza pronunciata dal Giudice di Pace di Polizzi Generosa nel giudizio ad istanza di accesso civico contro l’Ente Parco Madonie in materia di indennizzi per danni provocati dalla fauna selvatica (Giudice Di Pace di Polizzi Generosa, Rosalia Quartararo – Sentenza numero 12/2021 del 12/03/2021). La sentenza ha accolto in pieno le tesi difensive dell’Ente, rappresentato e difeso dal Maria Ardillo, rigettando la domanda e ritenendo idonea ed
esaustiva la somma già liquidata dall’Ente con stima dell’Ufficio Tecnico “secondo i criteri estimativi ritenuti più idonei al caso”, eseguita a termini del relativo Regolamento sulla concessione indennizzi per danni da fauna selvatica.

Ciò anche sulla scorta del recente filone giurisprudenziale, secondo cui nell’azione di risarcimento danni da fauna selvatica, “il danno non è risarcibile (sulla base della presunzione ex articolo 2.052) in quanto inapplicabile con riguardo alla selvaggina il cui stato di libertà è incompatibile con qualsiasi obbligo di custodia da parte della pubblica amministrazione”. La Cassazione ha stabilito che deve essere il danneggiato a fornire l’onere della prova in merito
al pregiudizio lamentato e dimostrare di “aver fatto tutto il possibile per evitare il danno” e nella specie, per avere evitato l’intrusione (dei suidi – cinghiali). A parere del Giudice di Pace di Polizzi Generosa, il pregiudizio economico è stato risarcito dall’Ente Parco all’attrice “con un indennizzo entro un tetto massimo e nei limiti stabiliti dai fondi regionali”.

La bontà di tale stima è confermata dalla recente sentenza del Consiglio di Stato (la numero 4.411), secondo cui “in tali casi non si è in presenza di risarcimento del danno da fatto illecito, ma di una misura indennitaria frutto del bilanciamento tra interesse della collettività al ripopolamento faunistico e quella dei coltivatori alla preservazione della loro attività”. Nell’esprimere viva soddisfazione per l’esito della sentenza, il presidente dell’Ente Parco delle Madonie, Angelo Merlino, ringrazia tutti i dipendenti che hanno lavorato per il raggiungimento di questo ottimo risultato.

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